GEOLOGIA II
Anno accademico e docente
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- English course description
- Anno accademico
- 2022/2023
- Docente
- RICCARDO CAPUTO
- Crediti formativi
- 6
- Periodo didattico
- Primo Semestre
- SSD
- GEO/03
Obiettivi formativi
- Capacità di individuare, riconoscere e classificare le principali strutture deformative di origine tettonica della crosta terrestre.
Comprendere i processi geologici elementari che producono tali strutture.
Al termine del corso, lo studente avrà acquisito abilità per comprendere le strutture tettoniche in quattro dimensioni (tre dimensioni spaziali ed il tempo) e ciò gli permetterà di affrontare al meglio futuri lavori professionali e scientifici, ad esempio di cartografia geologica e di geologia applicata (in particolare geotecnica). Prerequisiti
- È fondamentale che lo studente abbia le conoscenze di base di Matematica (trigonometria e matrici) e Fisica (vettori, cinematica, dinamica, gravità). E' inoltre utile che lo studente abbia ben appreso gli argomenti trattati nei corsi di Geologia I e di Rilevamento Geologico che gli hanno fornito informazioni ed esempi sulle diverse litologie e sulle possibili complesse relazioni geometriche fra corpi rocciosi.
Contenuti del corso
- 1. Principi di Meccanica delle rocce: sforzi (il tensore, rappresentazione di Mohr, pressione dei fluidi e sforzo effettivo, partizione genetica degli sforzi); deformazione (taglio puro e taglio semplice, rappresentazione di Mohr); reologia dei materiali (comportamento viscoso, plastico, elastico); comportamento fragile (criteri di fratturazione fragile, Coulomb e Griffith, inviluppo di Mohr).
- ore complessive = 22
2. Deformazione quasi continua (strutture 'duttili'): le pieghe (parametri geometrici, terminologia relativa, classificazioni delle pieghe); processi di piegamento (passivo, bending e buckling); classificazioni meccaniche delle pieghe; teorie sulla flessione di singoli strati e di multistrati; piegamento di materiali anisotropi, pieghe a chevron e di tipo kink; pieghe in 3D (caratteristiche geometriche, organizzazione spaziale, rapporti); strutture di interferenza, classificazioni geometriche; nucleazione e sviluppo di pieghe.
- ore complessive = 12
3. Strutture pervasive: foliazione, clivaggio e scistosità; loro caratteristiche principali; tettoniti lineari e planari; processi che producono clivaggio e vari tipi di clivaggio.
- ore complessive = 4
4. Deformazione discontinua (strutture fragili): definizioni; joint estensionali e fratture ibride; parametri principali delle faglie (geometrici, cinematici, dinamici e temporali); criteri per stabilire la cinematica di una faglia; l'uso dei tettoglifi ed altri criteri; dislocazione e sue componenti; cronologia delle faglie (relativa ed assoluta); faglie sinsedimentarie; variabilità spazio-temporale degli sforzi.
- ore complessive = 10
5. Cenni sui regimi tettonici: estensionale; contrazionale; trascorrente; loro caratteristiche tensoriali e geometriche, pattern strutturali, strutture associate ed esempi regionali.
- ore complessive = 12 Metodi didattici
- Il corso si basa fondamentalmente sull'insegnamento frontale grazie al quale vengono presentati e spiegati tutti gli argomenti previsti nel programma (ved. Contenuti). A completamento dei diversi concetti e dei modelli teorici introdotti durante il corso, saranno di volta in volta presentati esempi geologici e le diverse possibili applicazioni pratiche.
Durante le lezioni frontali è prevista un'interazione continua con gli studenti per valutare la loro comprensione immediata degli argomenti trattati. Inoltre, all'inizio di ogni lezione e prima di introdurre nuovi argomenti, vengono invitati gli studenti a chiedere delucidazioni e chiarimenti sugli argomenti della lezione precedente stimolandoli così a rivedere sistematicamente i propri appunti e rimanere sempre a pari con il corso. Modalità di verifica dell'apprendimento
- Lo studente sosterrà l'esame in forma orale generalmente rispondendo ad una domanda per almeno tre dei cinque principali argomenti previsti nel corso (ved. Contenuti).
La finalità dell’esame è volta ad accertare la comprensione dei pricipali processi deformativi che hanno luogo in condizioni crostali e la capacità di descriverli in modo appropriato, partendo da adeguate conoscenze geologico-strutturali, tettoniche e di meccanica delle rocce.
Il giudizio finale verrà formulato in modo critico e ragionato sulla base della proprietà del linguaggio tecnico, della completezza e della correttezza dei concetti esposti dall'esaminando e della capacità di collegare i diversi argomenti. Testi di riferimento
- - Guzzetta G. (1991): Introduzione alla Geologia Strutturale. Liguori Editore.
- Price N.J. e Cosgrove J.W. (1990): Analysis of Geological Structures. Cambridge University Press.
- Fossen H. (2010): Structural Geology. Cambridge Univ. Press