Scripta Volant

Scripta Volant - Mostra di Giorgio Cattani 30 maggio - 30 giugno 2024

Scripta VolantSalone delle Mostre Temporanee di Palazzo Turchi di Bagno a Ferrara,   è stata  inaugurata la mostra di Giorgio Cattani dal titolo Scripta volant. Il riferimento alla parola, destabilizzata rispetto alla nota massima, non è che il primo aspetto sul quale si propone questa esposizione che poggia sull’allestimento come parte nodale dello stesso concept progettuale voluto dall’artista. Si tratta di una struttura edile di tubi innocenti, posta al centro della sala, dalla quale penzolano grandi fogli di carta stampati a plotter, impressi di parole e immagini, a fianco dei quali, lungo il suo corpo, trovano posto opere dipinte di diverso formato. Si ripropone in tal senso l’attitudine installativa dell’artista, salvo dover considerare le motivazioni che essa racchiude, in relazione alle emergenze del mondo, allo stato di precarietà, al paesaggio di rovine nel quale siamo immersi come spettatori inermi. Curata da Ada Patrizia Fiorillo (Università di Ferrara) la mostra rappresenta un ulteriore tassello delle attività svolte anche in ambito di Terza Missione dal Sistema Museale di Ateneo-SMA «sempre disponibile – nota la Presidente Ursula Thun Hohenstein – ad accogliere progetti che aprono a competenze e discipline diverse, nella certezza che la missione di coinvolgimento del pubblico oltre le aule accademiche possa venire soprattutto dal confronto e dagli stimoli, come nel caso di questa singolare mostra dell’artista Giorgio Cattani». «Puntando sull’effetto della contraddizione – scrive Ada Patrizia Fiorillo nel giornale-catalogo stampato per l’occasione – Cattani recupera la parola che, nel suo valore di significato e di significante, è elemento ricorrente nella sua esperienza. L’opera proposta si veste però oggi di allarme. Questi scripta volant che suonano contro l’ovvietà, l’omologazione, la rassegnazione, la certezza, posti in stretta relazione con le altre pagine narrative, vivono infatti in una scena, un fermo immagine, bloccata al punto del non-finito, di un tempo di attesa dove ogni cosa si confonde, il bello con il brutto, l’alto con il basso, le verità con le illusioni. Un’installazione che, rimanendo fedele al proprio linguaggio e al proprio vivere emotivo, egli affronta, questa la nota interessante, dall’ottica di una circolarità. Si tratta di un’opera nella quale l’artista evita infatti un tempo lineare, a favore della simultaneità. Nega date, didascalie, riferimenti, invitandoci, in qualche modo, a superare il dettaglio, l’iconografia, le stesse parole. È il tempo non finito della storia quello nel quale Cattani si introduce e ci introduce con il nostro essere incompiuti e alla costante ricerca di una finitezza, di un appagamento che può, forse, venire solo dalla coscienza, dall’armonia, dalla bellezza». La mostra resterà aperta fino al 30 giugno. _______________________________________________________________________

 

Giorgio Cattani (Ferrara, 1948).

Diplomato all’Istituto d’Arte Dosso Dossi, prosegue gli studi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, indirizzo Scenografia. Dopo gli esordi nell’ambito di pratiche performative, Cattani indirizza la sua attenzione al linguaggio del video e della videoinstallazione. Tale esperienza che lo vede vicino al Centro Video Arte di Ferrara occupa il decennio Ottanta unitamente all’esercizio della pittura, disciplina per la quale ha poi ricoperto la Cattedra di Tecniche Pittoriche presso l’Accademia di Belle Arti di Brera-Milano. La sua prima personale risale al 1981, presso la Galleria Minima di Reggio Emilia, momento che segna l’ascesa di una ricchissima attività espositiva, tra mostre personali e collettive. Tra le mostre del decennio Ottanta si segnalano: 1982 Centro Attività Visive di Palazzo dei Diamanti (Ferrara) - Centro Mascarella (Bologna); 1984 Galleria Nuovo Carpine (Roma) - Galleria Vinciana (Milano); 1985 Galleria Schubert (Milano); H+W Lang Galerie (Graz); Promotrice Belle Arti (Torino); 1987 Grand Palais (Parigi); 1988 Galleria Fac Simile (Milano) - Geemente Museum (L’Aia) – Castello di Rivara (Torino) - Bleeker Gallery (New York); 1989 Loggetta Lombardesca (Ravenna) - Convento dell’Osservanza (Siena). Importanti, i riconoscimenti in ambito videoartistico tra cui l’invito a partecipare a “Documenta 8” a Kassel nel 1987 con un lavoro del 1983 selezionato da Vittorio Fagone. Nello stesso anno è al Centro Luigi Pecci di Prato e al Festival “Nuova Danza” di Cagliari con una videoinstallazione. Ancora nel 1987 è a “Video 85” a Bonn, alla II Biennale Internazionale (Colonia), nel 1988 ad “Art Electronica” (Linz) e ad “Artronica” al Convento di Santa Scolastica (Bari). Nel 1989 e nel 1990 partecipa alle edizioni di “Video Set” al Padiglione d’Arte Contemporanea (Ferrara). L’inizio degli anni Novanta coincide con il temporaneo trasferimento all’estero e l’organizzazione, sempre più fitta, di mostre sul territorio nazionale ed internazionale. Si segnalano: 1990 Studio Bocchi (Roma) - Studio Lattuada (Milano); Galleria Ferran-Cano (sedi di Palma e di Barcellona dove espone ancora nel 1993, 1994 e 1995); Neue Galerie XXIII Internazionale d’Arte (Graz) - “Arco 90”, International Contemporary Art Fair (Madrid); 1991 Galleria Windsor (Bilbao); 1992 Galleria Ennio Borzi (Roma) - Galleria Triebold (Basel); 1993 45° Biennale di Venezia curata da Achille Bonito Oliva, sezione ‘Aperto 93’; 1994 Obalne Galerie (Piran); 1995 Palazzo delle Esposizioni (Roma); 1996 XIX Triennale (Milano) - Chan Kat Shek Memorial Hall di Taipei (Taiwan); 1999 Galerie Pudelko (Bonn). Il terzo millennio inizia con la personale nel 2000 Di Viaggio presso lo Studio Bocchi (Roma). Seguono: 2001 Pescepalla Gallery (New York) – Palazzo dei Diamanti per la rassegna L’arte elettronica (Ferrara); 2002 Lido Araman (Catania) - Galerie ArKane (Ajaccio) - Studio Lattuada (Milano) - Studio B2 (Genova); 2003 Galleria Franca Prati (Palermo); 2005 Kreis Galerie (Nurnberg): 2007 Ina Golub Galerie (Vienna); 2008 Galleria del Carbone (Ferrara); 2011 Galleria Benvenuti (Firenze); 2012 FraC Museo d’Arte Contemporanea (Baronissi-SA); 2016 ArtKarlsruhe (Colonia) - Museo-Fondazione Herman Hesse (Lugano). Dopo aver esposto nel 2020 a Pechino torna in Cina nel 2023 invitato a Wenzhou come artista europeo. .

Orari: tutti i giorni 10:00-18:00

Ingresso libero

Per informazioni: sistema.museale@unife.it