L'età del Rame
Questa vetrina documenta alcuni aspetti relativi alla fase che succede al Neolitico, nota come età del Rame o Eneolitico, durante la quale è attestata la comparsa dei manufatti di metallo, dapprima nel Vicino Oriente e nei Balcani a partire dal VII-VI millennio a.C. e successivamente nell'Europa occidentale (fine IV- fine III millennio a.C.). Illustrano questo periodo vari oggetti della cultura materiale, provenienti da diverse regioni italiane, in particolare una serie di manufatti litici (industria campignana) e in metallo e una piccola collezione di forme ceramiche di varia provenienza, tra cui alcuni esemplari di vasi campaniformi.
Industria campignana
Strumenti in selce di forma grosso modo rettangolare, caratterizzati da distacchi bifacciali e terminanti con un tagliente rettilineo o semicircolare. Diffusi dalla fine del Neolitico all'età del Bronzo, si ritrovano in varie aree dell'Europa; in Italia sono diffusi soprattutto nel Gargano e sui Lessini occidentali. La presenza di questi manufatti nell'ambito di contesti culturali diversi viene oggi interpretata, non come l'espressione di una cultura a sé stante, quanto come una manifestazione tecnologica, forse legata a pratiche agricolo-forestali e/o allo sfruttamento di giacimenti di selce. |
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Vasi campaniformiVasi dalla caratteristica forma di campana rovesciata, diffusi in tutta Europa tra la fine del Neolitico (a partire da circa 2.500/2.250 anni a.C.) e l'inizio dell'età del Bronzo. Spesso caratterizzati da motivi decorativi realizzati ad impressione, i cosiddetti vasi campaniformi si ritrovano prevalentemente in contesti sepolcrali, all'interno di sepolture individuali, in associazione con altri manufatti quali pugnaletti in rame, punte di freccia, elementi di bracciali da arciere e bottoni conici perforati a "V". Il significato dell'ampia diffusione di questi manufatti a livello europeo è ancora ampiamente discusso tra gli studiosi . |