Prova finale
Caratterisitche La prova finale consiste nel presentare e discutere in pubblico, ad una commissione appositamente designata, una dissertazione scritta (tesi) il cui argomento, concordato con uno dei docenti del corso di studio (relatore), deve essere il risultato di una ricerca tecnologica o scientifica originale svolta in un periodo di almeno nove mesi in un laboratorio definito con il relatore.L'elaborato dovrà essere congruente con la specificità del percorso culturale scelto dal candidato e volto all'approfondimento di specifiche tematiche scientifiche congruenti con il percorso.
Nel caso di un lavoro condotto in una struttura esterna all'università di Ferrara, il candidato deve ottenere la disponibilità di un docente di UniFE a essere seguito sia nello svolgimento
del lavoro che nella rielaborazione finale dei dati. Il docente funge da relatore. Possono essere correlatori le persone responsabili della struttura ospitante il candidato. In ogni caso il lavoro deve essere pertinente al percorso di formazione.
Nella tesi dovranno essere descritte: lo stato dell'arte e le premesse che rendono attuale il lavoro e ne giustificano la realizzazione (Introduzione); la descrizione dettagliata delle attività sperimentali condotte (Materiali e metodi); l'esposizione dei risultati e una loro interpretazione e discussione in relazione alle conoscenze pregresse e alle eventuali prospettive (Risultati e Discussione) nonché un lista di riferimenti bibliografici a cui si fa riferimento (Bibliografia).
La tesi va presentata e discussa in lingua italiana o inglese, in quest'ultimo caso deve contenere un abstract in lingua italiana.
Qualora il Consiglio di Studio dia parere favorevole alla specifica richiesta da parte del candidato, la tesi potrà anche essere scritta in una lingua europea diversa da italiano o inglese, in tal caso comunque accompagnata da un sunto in lingua italiana.
Sulla base delle domande pervenute, il Coordinatore del CdS propone al Magnifico Rettore la nomina di una commissione d'esame costituita da almeno 7 membri, solitamente comprendenti i relatori delle tesi che verranno discusse, ed alcuni supplenti. Possono essere invitati i correlatori o persone che hanno seguito il lavoro del candidato, ma senza diritto di voto. Il candidato è altresì tenuto a consegnare a tutti i membri della commissione un breve riassunto della tesi almeno una settimana prima della seduta di laurea.
Il coordinatore, sulla base dell'argomento affrontato nella tesi, propone anche la nomina di un controrelatore, cui il candidato deve consegnare una copia integrale della tesi almeno una settimana prima della seduta di laurea. Di norma, il controrelatore convoca il candidato prima della seduta di laurea per chiedere chiarimenti o discutere alcuni aspetti del lavoro.
Nel corso della seduta di laurea, il candidato espone il contenuto della tesi (dissertazione) avvalendosi di strumenti multimediali. Il colloquio di laurea ha la durata di 10-15 minuti per l'esposizione del lavoro, seguiti da 5 minuti di discussione in cui, a partire dai contenuti della tesi, potranno essere poste al candidato domande su altri aspetti relativi alla sua formazione culturale.
Valutazione Alla prova, alla quale viene attribuito un carico didattico pari a 36 CFU (comprensivi della permanenza in laboratorio), verrà attribuito un voto finale espresso in centodecimi con eventuale lode. Alla media ponderata
ottenuta dalle votazioni degli insegnamenti, si aggiunge un punteggio massimo di 9 punti così suddiviso:
- fino ad un massimo di 2 punti attribuiti dal relatore,
- fino ad un massimo di 2 punti attribuiti dal controrelatore, questi nominato prima della seduta di laurea dal Coordinatore del CdS, è un docente dell'Ateneo che avendo spiccate affinità culturali con l'argomento scientifico della tesi, discuterà con il candidato l'impostazione, il piano sperimentale attuato, i risultati raggiunti, prima della dissertazione pubblica,
- fino ad un massimo di 5 punti attribuiti a scrutinio segreto dalla commissione sulla base della esposizione, padronanza degli argomenti trattati, capacità di rispondere ai quesiti, dimostrati dal candidato durante l'esposizione.
La lode deve essere data all'unanimità e deve essere presa in esame tutta la carriera dello studente, compresi periodi svolti all'estero (programmi Erasmus e Atlante, ecc) e periodi di stage.
Regolamento Studenti Art. 38: Relatore, Correlatore e Controrelatore
1. Il relatore è individuato nelle seguenti figure del nostro Ateneo:
- Professore di ruolo;
- Ricercatore;
- Professore in anno sabbatico;
- Professore supplente o a contratto o titolare di insegnamento dichiarato comune.
Il Relatore che in un determinato anno accademico cessa dal proprio ruolo di docente (dimissioni, pensionamento, trasferimento ecc), può seguire il laureando e mantenere la nomina di Relatore, fino alla conclusione della sessione straordinaria dell’anno accademico di cessazione dal servizio (marzo).
Per i corsi di studio interateneo/congiunti con altre Università il relatore può essere individuato nelle suddette figure dell’Ateneo partner.
2. Il secondo relatore assume gli stessi diritti e doveri del primo relatore e si individua nelle stesse figure del primo relatore. Inoltre, previa approvazione del Coordinatore del corso di studio, come secondo relatore, può essere individuato un docente di altro Ateneo italiano o straniero o una figura esterna con particolare competenza; e, in questo caso, il primo relatore deve comunque essere individuato tra le figure sopra indicate.
3. Il correlatore è una figura facoltativa, che ha la funzione di affiancare il Relatore/secondo relatore nell’assistenza e guida del laureando durante lo svolgimento della tesi/elaborato finale. Egli viene indicato dal Relatore/i al laureando; è, di norma, un esperto, docente universitario e non, italiano o di provenienza estera, di provata competenza nell’argomento della tesi prescelta. Il suo nome può comparire sul frontespizio dell’elaborato finale. Nel caso sia individuato un esperto della materia o un docente di altro Ateneo – italiano o straniero - il suo nome può essere aggregato, in sovrannumero, alla Commissione di esame finale, ma senza diritto di voto.
4. Le strutture didattiche competenti possono prevedere la presenza per ogni tesi/dissertazione finale, di un Controrelatore che viene nominato dalla struttura didattica stessa. La sua funzione è essenzialmente quella di acquisire gli elementi caratterizzanti della tesi/elaborato finale e valutare il contributo personale del candidato nella preparazione dell’elaborato.
Il controrelatore viene designato dal coordinatore del corso di laurea per le tesi della laurea magistrale.