Prova finale
La prova finale, alla quale vengono assegnati 36 CFU (comprensivi della permanenza in laboratorio), consiste nella redazione e discussione pubblica, effettuata davanti alla Commissione di Laurea, di un elaborato finale che descriva gli esperimenti e i risultati originali ottenuti durante un'attività sperimentale innovativa, svolta nel campo delle biotecnologie applicate all'ambiente o alla salute, condotta dallo studente sotto la guida di uno o più relatori. Tale attività sperimentale potrà essere svolta dallo studente presso i laboratori dell'Università o presso un laboratorio di ricerca di enti pubblici o privati, o nel reparto di Ricerca e Sviluppo di una azienda che opera nel settore delle Biotecnologie applicate all'ambiente o alla salute. Nel caso di un lavoro condotto in una struttura esterna all'università di Ferrara, il candidato deve ottenere la disponibilità di un docente di UniFE a essere seguito sia nello svolgimento del lavoro che nella rielaborazione finale dei dati. Il docente funge da relatore. Possono essere correlatori le persone responsabili della struttura ospitante il candidato. Il lavoro deve vertere su un argomento di ricerca in campo biotecnologico, o sullo sviluppo di un metodo o di un prodotto utile nel medesimo settore.
Nell'elaborato dovranno essere descritte: lo stato dell'arte e le premesse che rendono attuale il lavoro e ne giustificano la realizzazione (Introduzione); la descrizione dettagliata delle attività sperimentali condotte, in modo che possano essere nel caso riprodotte (Materiali e metodi); l'esposizione dei risultati e una loro valutazione in rapporto alle conoscenze pregresse e agli sviluppi che possono consentire (Risultati e discussione); eventuali conclusioni e prospettive future; l'apparato bibliografico usato per la descrizione dello stato dell'arte (Bibliografia).
Sulla base delle domande pervenute, il Coordinatore del CdS propone al MR la nomina di una commissione d'esame costituita da almeno 7 membri, solitamente comprendenti i relatori delle tesi che verranno discusse, e alcuni supplenti. Possono essere invitati i co-relatori o persone che hanno seguito il lavoro del candidato, ma senza diritto di voto. Il candidato è altresì tenuto a consegnare a tutti i membri della commissione un breve riassunto della tesi almeno una settimana prima della seduta di laurea. Il coordinatore, sulla base dell'argomento affrontato nella tesi, propone anche la nomina di un controrelatore, cui il candidato deve consegnare una copia integrale della tesi almeno una settimana prima della seduta di laurea. È facoltà del controrelatore convocare il candidato prima della seduta di laurea per chiedere chiarimenti o discutere alcuni aspetti del lavoro.
Nel corso della seduta di laurea, il candidato espone il contenuto della tesi avvalendosi di strumenti multimediali. È auspicabile che il colloquio di laurea abbia una durata di almeno 15 minuti per l'esposizione del lavoro, seguiti da 5 minuti di discussione in cui, a partire dai contenuti della tesi, potranno essere poste al candidato domande su altri aspetti relativi alla sua formazione culturale.
Al termine, uscito il candidato, la commissione decide un punteggio che va a sommarsi alla media ponderata dei voti conseguiti nel corso della carriera nei diversi esami, espressi in 110esimi, con le seguenti modalità:
Valutazione fino alla coorte 2014/15
Il voto finale verrà espresso in 110/110 centodecimi, con eventuale lode. Il punteggio base con cui lo studente verrà ammesso alla seduta di laurea è rappresentato dalla media ponderata dei voti ottenuti negli esami sostenuti. La commissione può aggiungere al punteggio base ulteriori punti dopo la discussione della tesi durante la seduta di laurea. In particolare, la Commissione potrà attribuire al massimo 9 punti così distribuiti: da 0 a 3 attribuiti dal Relatore, da 0 a 2 dal Controrelatore e da 0 a 4 punti (calcolati come valore medio) attribuiti dalla Commissione a votazione segreta; da questa votazione verranno esclusi il Relatore e il Controrelatore. Su proposta del Relatore, la Commissione potrà assegnare un punto aggiuntivo per le esperienze didattiche svolte dal candidato presso Università e Centri di ricerca stranieri. La lode dovrà infine essere attribuita all'unanimità e decisa solo quando la media pesata della carriera del candidato superi 101/110.
Valutazione dalla coorte 2015/16
- da 0 a 2.5 punti attribuiti dal relatore
- da 0 a 1.5 punti attribuiti dal controrelatore
- da 0 a 3 punti attribuiti dalla commissione, a scrutinio segreto, a cui non partecipano -se presenti- relatore e controrelatore
- da 0 a 1 punto, motivato, per l'esecuzione dell'Attività preparatoria in un prestigioso laboratorio esterno all'Università di Ferrara, sia italiano che straniero per un totale complessivo non superiore a 8 punti. La lode potrà essere conferita, su proposta di uno dei membri della commissione e solo all'unanimità, se la media ponderata dei voti conseguiti nella carriera dallo studente risulta uguale o superiore a 104/110.
Relatori e correlatori: relatore della tesi è un docente dell'Università di Ferrara come indicato nell'art.46 del Regolamento Studenti
Art. 46
Relatore, Correlatore e Controrelatore
1. Il relatore è individuato nelle seguenti figure del nostro Ateneo:
- Professore di ruolo;
- Ricercatore;
- Professore in anno sabbatico;
- Professore supplente o a contratto o titolare di insegnamento dichiarato comune.
Il Relatore che in un determinato anno accademico cessa dal proprio ruolo di docente (dimissioni, pensionamento, trasferimento ecc), può seguire il laureando e mantenere la nomina di Relatore, fino alla conclusione della sessione straordinaria dell’anno accademico di cessazione dal servizio (marzo).
Per i corsi di studio interateneo/congiunti con altre Università il relatore può essere individuato nelle suddette figure dell’Ateneo partner.
2. Il secondo relatore assume gli stessi diritti e doveri del primo relatore e si individua nelle stesse figure del primo relatore. Inoltre, previa approvazione del Coordinatore del corso di studio, come secondo relatore, può essere individuato un docente di altro Ateneo italiano o straniero o una figura esterna con particolare competenza; e, in questo caso, il primo relatore deve comunque essere individuato tra le figure sopra indicate.
3. Il correlatore è una figura facoltativa, che ha la funzione di affiancare il Relatore/secondo relatore nell’assistenza e guida del laureando durante lo svolgimento della tesi/elaborato finale. Egli viene indicato dal Relatore/i al laureando; è, di norma, un esperto, docente universitario e non, italiano o di provenienza estera, di provata competenza nell’argomento della tesi prescelta. Il suo nome può comparire sul frontespizio dell’elaborato finale. Nel caso sia individuato un esperto della materia o un docente di altro Ateneo – italiano o straniero - il suo nome può essere aggregato, in sovrannumero, alla Commissione di esame finale, ma senza diritto di voto.
4. Le strutture didattiche competenti possono prevedere la presenza per ogni tesi/dissertazione finale, di un Controrelatore che viene nominato dalla struttura didattica stessa. La sua funzione è essenzialmente quella di acquisire gli elementi caratterizzanti della tesi/elaborato finale e valutare il contributo personale del candidato nella preparazione dell’elaborato.
Il controrelatore viene designato dal coordinatore del corso di laurea per le tesi della laurea magistrale.