DIFESA BIOTECNOLOGICA IN AGRICOLTURA
Anno accademico e docente
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- English course description
- Anno accademico
- 2016/2017
- Docente
- STEFANO CIVOLANI
- Crediti formativi
- 6
- Periodo didattico
- Primo Semestre
- SSD
- AGR/11
Obiettivi formativi
- Il corso si prefigge di fornire i principi basilari per comprendere la centralità della difesa delle piante dagli aggressori o parassiti animali e vegetali. Il corso si divide in una prima parte di 24 ore principalmente dedicata ai parassiti animali (insetti fitofagi) e ai parassiti vegetali (funghi, batteri, virus e fitoplasmi) e una seconda parte di 24 ore dedicata alle tecniche di difesa attualmente utilizzate, e in corso di sperimentazione (biotecnologiche in primis). Nella prima e nella seconda parte vengono trattati singoli argomenti della durata di circa 2 ore.
Conoscenza e comprensione
Lo studente:
- Conosce correttamente la terminologia e le basi della biologia dei fitofagi e dei patogeni vegetali che colpiscono le colture agrarie;
- Conosce correttamente la terminologia, le basi e le tecniche della difesa fitopatologica
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente:
- sa utilizzare correttamente la terminologia e le basi della biologia dei fitofagi e dei patogeni vegetali
- è in grado di utilizzare le conoscenze sulle tecniche attuali e sperimentali per la difesa delle colture. Prerequisiti
- Sebbene non siano previste propedeuticità, lo studente deve avere le conoscenze di base di zoologia, botanica, biochimica, biologia molecolare, genetica ed ecologia.
Contenuti del corso
- Il corso prevede lezioni frontali. Le lezioni in aula affronteranno i seguenti argomenti:
Entomologia agraria applicata (8 ore): caratteristiche generali degli insetti, la morfologia, l’anatomia interna (sistema nervoso e sistema sensoriale, sistema digerente, sistema escretore, sistema secretore), lo sviluppo post embrionale (mute e metamorfosi). L’ecologia degli insetti (8 ore): (l’interazione intraspecifica degli insetti, l’interazione tra gli insetti fitofagi e gli insetti entomofagi, l’interazione insetto fitofago e la pianta ospite, l’interazione fra insetti e microrganismi simbionti), l’evoluzione degli insetti, fitofagia (monofagia, oligofagia, polifagia) e i fitofagi dannosi.
Patologia vegetale applicata (8 ore): concetto di malattia e malattie infettive, sintomatologia e diagnosi, la patogenesi (contaminazione, inoculazione, incubazione, evasione) l’interazione pianta patogeno e i sistemi di difesa delle piante, i funghi fitopatogeni e malattie causate da funghi, i batteri fitopatogeni e malattie causate da batteri, i virus fitopatogeni e malattie causate da virus fitopatogeni, i fitoplasmi e malattie causate dai fitoplasmi.
La difesa delle colture. Lotta chimica tradizionale “difesa a calendario”, lotta guidata, difesa e produzione integrata (monitoraggio delle avversità, le soglie d’intervento, i disciplinari di difesa integrata) (4 ore). I metodi non chimici: metodi agronomici e meccanici, la difesa naturale e l’importanza e ruolo della biodiversità (l’ipotesi della concentrazione delle risorse e l’ipotesi dei nemici naturali), la difesa o lotta biologica (lotta biologica classica, lotta biologica aumentativa o propagativa e le biofabbriche), la difesa microbiologica, patogeni dei fitofagi (virus entomopatogeni, funghi entomopatogeni, batteri entomopatogeni), funghi micoparassiti, lieviti battericidi e batteri micoparassiti (6 ore). La difesa o lotta biotecnologica (utilizzo dei feromoni sessuali, l’utilizzo delle microvibrazioni, biotossine codificate dagli imenotteri parassitoidi e vettori per il rilascio in campo, gestione dei simbionti e controllo simbiotico, RNAi) (6 ore). La difesa o lotta chimica, prodotto fitosanitario o fitofarmaco (principio attivo e formulazioni commerciali), insetticidi e classificazione IRAC in base al meccanismo d’azione (insetticidi neurotossici, insetticidi che hanno come target la crescita e lo sviluppo, insetticidi che hanno come target la respirazione cellulare, insetticidi che hanno l’intestino medio come target), la scelta dell’insetticida (spettro d’azione, fitotossicità, la selettività nei confronti degli insetti utili, modalità di penetrazione nella pianta, modalità d’azione sull’insetto, sviluppo di resistenza), fungicidi (modalità d’azione e meccanismo d’azione), fitofarmaci e rischi ambientali e sanitari (rischi ambientali, rischio ecotossicologico e i rischi sanitari per il consumatore e l’operatore agricolo e la determinazione dei valori di tossicità acuta e cronica) (4 ore). Le piante resistenti ai parassiti, il breeding per la selezione di piante resistenti (la resistenza verticale o monogenica e la resistenza orizzontale o poligenica), breeding moderno con la selezione assistita dai marcatori molecolari, piante transgeniche per la resistenza agli insetti (piante transgeniche resistenti agli insetti che esprimono la tossina del Bacillus thuringiensis, piante transgeniche che esprimono inibitori degli enzimi digestivi degli insetti, piante transgeniche resistenti agli insetti che esprimono lectine), conduzione della controresistenza degli insetti alle piante transgeniche, piante resistenti ai virus fitopatogeni piante resistenti ai funghi fitopatogeni, piante resistenti ai batteri fitopatogeni (4 ore). Metodi didattici
- Il corso è strutturato in lezioni teoriche frontali. Le lezioni si svolgono settimanalmente in aula con l’ausilio di presentazioni power point e materiale prelevato in campo o dal laboratorio.
Modalità di verifica dell'apprendimento
- L’accertamento di profitto è finalizzato alla verifica del livello di conoscenza degli argomenti trattati nel corso ed alla capacità di ragionamento dello studente. L’esame consiste in un colloquio orale che comprende 4 domande riferite a due argomenti trattati nella prima parte e due trattati nella seconda parte del corso. La valutazione è espressa in trentesimi (media delle 4 domande). tutte le risposte devono raggiungere la sufficienza.
Testi di riferimento
- Dispensa fornita dal docente