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METODI PER LA GESTIONE DELLE RISORSE BIOLOGICHE E DEGLI ECOSISTEMI

Anno accademico e docente
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English course description
Anno accademico
2016/2017
Docente
GIUSEPPE CASTALDELLI
Crediti formativi
6
Percorso
Biotecnologie per l'ambiente
Periodo didattico
Secondo Semestre
SSD
BIO/07

Obiettivi formativi

La Gestione delle risorse rinnovabili è una disciplina che affronta lo studio degli aspetti gestionali dello sfruttamento di sistemi biologici, naturali o semi-naturali; in questo corso, particolare attenzione è data allo sfruttamento delle risorse della pesca e della raccolta e allevamento dei molluschi. Si aggiungono gli espetti di gestione degli ecosistemi, fondamento culturale sempre più inscindibile nei casi in cui lo sfruttamento di una risorsa rinnovabile avvenga in un ecosistema impattato da varie attività antropiche.
L’obiettivo principale del corso consiste nel fornire agli studenti la conoscenza delle principali tipologie di risorse rinnovabili e, in particolare, delle risorse della pesca a scala globale e italiana. Parte centrale è la conoscenza sistematica, biologica ed ecologica delle principali specie ittiche e di molluschi pescate e allevate in Italia, dei principali modelli di sfruttamento e di pesca utilizzati a livello globale e italiano e delle modalità di campionamento utilizzate per scopi scientifici e di valutazione degli stock.
Lo studente è guidato alla comprensione delle principali tipologie di sfruttamento di una risorsa rinnovabile ed allo sviluppo di una capacità critica e operativa relativa alla gestione unitaria della risorsa e dell’ecosistema interessato.

Conoscenza e comprensione

Lo studente:
- conosce l’evoluzione storica dello sfruttamento delle risorse rinnovabili;
- conosce i diversi tipi di risorse rinnovabili e le principali criticità del loro sfruttamento a livello globale e locale, e in relazione ai rischi di perdita di biodiversità;
- conosce i principali metodi di campionamento, monitoraggio e controllo delle risorse ittiche e di allevamento dei molluschi;
- conosce i più importanti elementi di criticità della gestione, con particolare riferimento alla gestione integrata della risorsa rinnovabile e dell’ecosistema in cui si verifica lo sfruttamento.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Lo studente:
- sa utilizzare correttamente la terminologia della gestione delle risorse biologiche rinnovabili;
- conosce i principali metodi di monitoraggio delle risorse della pesca;
- sa approcciare un caso reale di gestione di una risorsa;
- è in grado di orientarsi nell’individuazione di eventuali criticità gestionali;
- sa valutare in modo integrato le criticità ed definire ipotesi di intervento.

Prerequisiti

Sebbene non ci siano regole di propedeuticità di altri insegnamenti è utile disporre di una buona conoscenza di biologia animale e di ecologia generale ed applicata.

Contenuti del corso

Definizione di risorse rinnovabili (4 ore); le risorse della pesca: casi di studio a scala globale (2 ore), italiana (2 ore), del delta del Po (2 ore).

Le principali specie ittiche italiane di interesse per la pesca, in acque marine, di transizione e dolci. Il riconoscimento delle specie ittiche: caratteri diagnostici e meristici. La zonazione della fauna ittica nelle acque italiane (10 ore).

Sistematica e riconoscimento delle specie di molluschi di interesse commerciale e loro zonazione nelle acque costiere italiane. La venericoltura nel mondo, in Italia e in Adriatico; il caso della Sacca di Goro: storia, tecniche, evoluzione del comparto; limiti ambientali, sociali, commerciali. La mitilicoltura e l’ostreicoltura nel mondo, in Italia e in Adriatico; il caso del delta del Po: storia, tecniche, evoluzione del comparto; limiti ambientali, sociali, commerciali; prospettive della ostreicoltura in Italia. (12 ore)

Metodi di campionamento della fauna ittica nelle acque interne, di transizione e marine: tipi di reti, funzionamento, modalità e situazioni ambientali del loro impiego e limiti (2 ore); metodo ministeriale per l’applicazione dell’Indice ittico in acque interne; casi di studio (2 ore)

Specie ittiche scomparse e a rischio: il caso degli storioni e dell’anguilla (4 ore).

Il problema delle specie alloctone invasive: a livello globale, in Europa, in Italia e nel bacino del Po: cause, dinamiche, effetti, gestione passata e prospettive future comprensive delle ipotesi di intervento (4 ore).

La vallicoltura estensiva: storia e motivi di collasso del comparto: il caso delle Valli di Comacchio e le ipotesi di valorizzazione in un’ottica di gestione sostenibile (4 ore).

Metodi didattici

Il corso è strutturato in lezioni frontali per un totale di 48 ore complessive di didattica (6 CFU). Data la natura fortemente applicativa della materia, le lezioni richiedono la contestualizzazione continua dei contenuti teorici, tramite l’utilizzo di diapositive e filmati, modelli animali, strumenti e attrezzi di utilizzo corrente nella gestione delle risorse della pesca e visite di siti di particolare interesse storico per la gestione delle risorse della pesca e presso strutture di depurazione, trasformazione, commercializzazione dei prodotti della pesca ed acquacoltura. Le ultime 2 ore del Corso sono dedicate al ripasso degli argomenti principali del programma e alla simulazione delle modalità di esame.

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’obiettivo della prova d’esame consiste nel verificare il livello di conoscenza ed approfondimento degli argomenti del programma del corso e di valutare la capacità di analisi critica sviluppata relativamente alle finalità della depurazione biologica. Al fine di calibrare al meglio le lezioni e la prova d’esame, saranno effettuate verifiche intermedie dell’apprendimento tramite discussione in aula.
L'esame sarà composto da una unica prova che, a scelta dello studente, sarà scritta oppure orale. La prova scritta è composta da 15 domande a risposta multipla e 3 domande aperte, equi-ripartite in tutti gli argomenti trattati nel corso. Il tempo previsto per la prova è di 1 ora. Durante la prova scritta non è consentito consultare testi o utilizzare PC, smart phone, ecc.
Per superare l’esame è necessario acquisire un punteggio minimo di 18 su 33. Il punteggio finale è calcolato secondo i seguenti criteri: 1,5 punti per ciascuna domanda a risposta multipla e 3,5 punti per ciascuna domanda aperta, a cui è data risposta completamente esauriente. Le risposte alle domande aperte sono giudicate sia per il contenuto sia per il linguaggio scientifico appropriato.

Testi di riferimento

Dispense ed articoli scientifici forniti dal docente.

Un mare di risorse - introduzione alla conservazione ed alla gestione delle risorse ittiche. A cura di Cataudella Stefano, Carrada Gian Carlo, Uniprom, 2000, Roma.